Samhain, identificata nel calendario di Coligny con il nome di Samonios ("il tempo della fine dell'estate"),
una delle quattro "Feste del Fuoco", segnava la fine dell'anno vecchio e l'inizio di un nuovo anno e perciò era simbolo di morte e di rinascita contemporaneamente.
Si tratta di una festa con origine pastorale, cadeva infatti nel periodo dei primi freddi, quando i pastori riconducono gli animali al riparo. Le mandrie venivano riunite e si macellavano gli animali, di modo che il foraggi ammassato per la stagione fredda sfamasse un limitato nummero di bestie, quelle destinate a riprodursi la stagione seguente. La festa si trasformava in un grande banchetto a cui partecipava tutto il popolo.
La tradizione irlandese tramanda che la sera della vigilia di questa festa, l'ingresso della erra nella "metà oscura" dell'anno, aprisse le "porte dell'altromondo" per mettere in comunicazione il reame del Sidh con quello terreno.
"Il Capodanno Celtico era un giorno al di fuori del tempo e dello spazio..."
(Cit. F. Le Roux "La religione dei Celti")
